Laudate Deum: Esortazione Apostolica di Papa Francesco
LAUDATE DEUM (Lodate Dio) “perché l’uomo che cerca di sostituirsi a Dio diventa il più grande pericolo per sé stesso”.
Otto anni dopo la pubblicazione della Laudato si’, le reazioni e le misure adottate risultano essere ancora largamente insufficienti. La cooperazione globale è essenziale per affrontare la crisi climatica!
Papa Francesco rivolge un appello a tutte le persone di buona volontà a reagire, e ricorda la responsabilità di ognuno di prendersi cura della creazione di Dio.
Il 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, la Santa Sede ha pubblicato la nuova Esortazione Apostolica di Papa Francesco sulla crisi climatica Laudate Deum.
Il Santo Padre, a seguito dell’Enciclica Laudato si’ promulgata nella Solennità di Pentecoste 2015, affronta la situazione del cambiamento climatico nella Laudate Deum («Lodate Dio») «perché l’uomo che cerca di sostituirsi a Dio diventa il più grande pericolo per sé stesso» (LD 73).
Laudate Deum, il grido del Papa per una risposta alla crisi climatica
L’Esortazione Apostolica Laudate Deum, rivolta a tutte le persone di buona volontà, si sviluppa in sei capitoli.
- Nel primo, «la crisi climatica globale», Papa Francesco avverte che il cambiamento climatico è innegabile e i suoi effetti sono sempre più evidenti «nonostante alcuni tentativi di minimizzarli o ridicolizzarli» (LD 6). Si rammarica del fatto che la causa principale di questo problema sia l’attività umana e aggiunge che, pur non potendo più correggere alcuni danni, possiamo comunque adottare provvedimenti per prevenirne di ancora più gravi in futuro.
- Nel secondo capitolo, il Santo Padre affronta “il crescente paradigma tecnocratico" ricordando che la natura non è una risorsa da sfruttare all’infinito e ci esorta a riconoscere che l’ambizione smisurata non è eticamente sostenibile (LD 28).
- Nel terzo capitolo, Papa Francesco fa riferimento alla «debolezza della politica internazionale» e sottolinea la necessità urgente di una cooperazione globale attraverso nuovi accordi multilaterali tra gli Stati poiché gli approcci attuali e passati sono insufficienti (LD 43).
- Nel quarto capitolo, il Santo Padre riflette sulle «conferenze sul clima: progressi e fallimenti» e sprona a superare le posizioni egoistiche dei Paesi a beneficio del bene comune globale (LD 44, 52). Nel quinto capitolo riflette su "cosa ci si attende dalla COP28 di Dubai” se non vogliamo condannare l’umanità.
- Nell’ultimo capitolo, «le motivazioni spirituali», Papa Francesco invita le persone di tutte le confessioni religiose a reagire. Inoltre, ricorda ai cattolici che, alla luce della fede, c’è la responsabilità di prendersi cura della Creazione di Dio e questo implica il rispetto delle leggi della natura e il riconoscimento della bellezza e della ricchezza del Creato.
- Infine, il Santo Padre invita a camminare in comunione, insieme, sinodalmente e a impegnarci tutti nella «riconciliazione con il mondo che ci ospita» (LD 69).
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